Da oggi Milano è la casa dei popoli di tutto il mondo

Villagio Globale: 10 Ottobre 2014

forum-milanoLa tre giorni di convegni e workshop su Commercio internazionale, Protezione sociale, Sovranità alimentare, Cambiamento climatico, Pace e sicurezza. Un appello rivolto ai governi e alle istituzioni di tutto il mondo per far tornare a casa Sombath Somphone.

Una sedia vuota e un appello rivolto ai governi e alle istituzioni di tutto il mondo per far tornare a casa Sombath Somphone. È iniziato così il Forum dei popoli che ha preso avvio stamane a Milano, casa della decima edizione del Forum della società civile Asia-Europa, AEPF10.

A prendere la parola per prima dinanzi a oltre 400 delegati provenienti da tutto il mondo è stata Shui Meng Ng, moglie dell’attivista premio Nobel asiatico Sombath Somphone, vittima di una sparizione forzata il 15 dicembre 2012. La sua colpa, aver organizzato la nona edizione del Forum nel Laos, nel nome della lotta alla povertà, alle disuguaglianze, alle iniquità.

«Mi sono chiesta se Sombath abbia varcato qualche soglia sconosciuta, scontentando chi non vuole riconoscere alla società civile uno spazio maggiore», ha ragionato a voce alta Shui Meng Ng, che ha aggiunto: «Sombath non avrebbe mai rinnegato la sua vita e il suo impegno. Non si sarebbe mai pentito».

All’appello si è unito anche Basilio Rizzo, presidente del Consiglio comunale di Milano e simbolico padrone di casa nella cornice casalinga che ospita il Forum: la Fabbrica del Vapore. «Confermo l’impegno a tutti i livelli istituzionali affinché Sombath possa tornare a casa, perché oggi più che mai è impossibile alcuna politica priva dell’apporto determinante della società civile da voi ben rappresentata».

Da oggi quindi Milano è la casa dei popoli di tutto il mondo. Ad accogliere gli attesi 400 delegati delle principali associazioni e movimenti che si battono per uno sviluppo autenticamente sostenibile è stato Basilio Rizzo, il presidente del Consiglio comunale della Città, che ha portato il saluto istituzionale al decimo Asia Europe People’s Forum.

Il presidente del consiglio comunale non è stato l’unico «rappresentante» della cittadinanza milanese. Le traduzioni simultanee dei lavori delle tavole rotonde e delle assemblee plenarie sono offerte dai giovani studenti della Scuola Carlo Bo, mentre il catering -pranzo e snack pomeridiano- è adibito dal Laboratorio Procaccini Quattordici.

Dalla Malesia alle Filippine, dalla Grecia alla Finlandia, il nostro Paese ospiterà una fitta agenda che spazierà dallo sviluppo sostenibile al commercio equo, dalla cooperazione al potere della finanza, dalla giustizia sociale agli armamenti, dai cambiamenti climatici alla sovranità alimentare.

A ulteriore conferma dell’autorevolezza e centralità del Forum, inoltre, al termine del programma, domenica 12 ottobre, è previsto l’intervento di Andrea Perugini, Direttore Centrale per i Paesi dell’Asia e dell’Oceania del ministero degli Affari Esteri.

L’agenda della societá civile

Nei tre giorni di incontri, testimonianze e condivisione verranno approfonditi cinque tematiche principali ed attualissime, con assemblee plenarie e work-shop dedicati. Commercio e Investimenti socialmente equi, Protezione Sociale Universale, Garanzia di un lavoro dignitoso, accesso ai servizi essenziali e sicurezza sociale, Sovranità alimentare e gestione sostenibile della terra e delle risorse naturali, Cambiamento climatico, produzione di energia sostenibile e riduzione degli sprechi, Pace e sicurezza.

Da segnare sull’agenda degli appuntamenti la tavola rotonda sulle conseguenze degli armamenti nucleari e le armi di distruzione di massa proliferate nel Pianeta (venerdì 10 ottobre, ore 14.30).

Spazio poi al discusso accordo per il libero scambio tra Europa e Stati Uniti ma anche patti a favore delle grandi multinazionali che puntano a rafforzarsi anche in Asia (venerdì 10 ottobre, ore 14,30) o alle proposte dell’Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro) per la costruzione di nuove basi minime di protezione sociale (venerdì 10 ottobre, ore 14,30). Un altro tema centrale dell’AEPF10 è quello dell’accaparramento delle risorse, per guardare oltre al modello agricolo intensivo e dipendente dai combustibili fossili (sabato 11 ottobre, dalle 9,30) o della giustizia climatica, grazie al network Zero Waste.

Tra i relatori figurano tra gli altri Walden Bello, membro del Congresso delle Filippine, Pablo Solon, Focus on the Global South, dalla Thailandia, Yannis Almpanis, di Syriza (Grecia), Lola Sanchez, membro del Parlamento Europeo (Spagna), Helmut Scholz (Die Linke, Germania), Ingeborg Breines (Norvegia) e Pham Van Chuong (Vietnam), Gianni Tognoni eAntonio Tricarico (Italia).

L’11 ottobre, inoltre, il Forum sarà anche il palcoscenico della tappa italiana della mobilitazione internazionale contro il Trattato Transatlantico di libero scambio tra l’Unione europea e gli Stati Uniti. La «Campagna Stop TTIP Itala» chiederà nuovamente il «blocco immediato dei negoziati», che prefigurano una liberalizzazione spinta a favore di pochi gruppi multinazionali e a danno dei diritti dei lavoratori.

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